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A Termini Imerese in inverno si mettevano i ponti – di Nando Cimino

Non si trattava di veri e propri ponti bensì di passerelle di legno, venivano montate in caso di forte pioggia e poi tolte

Pur avendo letto già tanto di storie popolari della nostra città, non sempre riesco a ben delinearne i contorni; spesso ricchi di note curiose che val la pena riportare. Sapevate per esempio che, ancora fin verso la metà dell’ottocento, tante delle nostre strade erano piene di “ponti”!? Ebbene si.

Anche se in realtà non si trattava di veri e propri ponti bensì di passerelle di legno con una funzione ben precisa; infatti venivano montate in caso di forte pioggia e poi tolte. In quegli anni le strade di Termini erano in gran parte ancora sterrate; e succedeva che durante le giornate piovose si trasformavano in veri e propri fiumi di acqua e fango, rendendo impossibile il loro attraversamento. Ecco quindi che ogni qualvolta se ne presentava la necessità, entrava in funzione un nutrito gruppo di operai i quali, in men che non si dica, predisponevano le opportune contromosse.

Ovviamente, ciò di cui vi parlo, è documentato da taluni registri comunali dei quali a tal proposito, e per completezza di informazione, vi trascrivo qui alcune parti. La data in questo caso è quella del 6 febbraio 1841, dove si parla della strada della Maestranza; ovvero della attuale via Vittorio Emanuele ed in cui è così scritto:

“…….La principale strada di questo Comune è quella chiamata della Maestranza che dalla Piazza Botteghelle conduce fuori porta Marina; strada ove esistono le principali botteghe di trafficanti, che costituiscono un continuo commercio. Questa strada è ridotta intraggitabile per mancanza di selciatura…..”.

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Questa era quindi una delle strade che d’inverno diventavano impraticabili e dove si rendeva necessario l’uso di passerelle. E proprio su questa consuetudine è più specifico un altro documento comunale nel quale è annotato un impegno di spesa con la seguente motivazione:

“…potersi mantenere taluni ponti di legno già costruiti e che si usano in questo Comune nei giorni di pioggia, onde potere aggevolmente la popolazione traggittare d’una all’altra strada a causa della veemenza delle acque, che dall’alto del Comune si gettano nel basso sino al mare, formando un intraggittabile borrone…”.

Le strade della nostra città diventavano quindi pericolosi burroni, impossibili da attraversare; per cui, nelle giornate piovose, si rendeva necessario montare queste passerelle di legno che, da quel che si intuisce, venivano tenute pronte proprio con l’arrivo dell’inverno. E’ questa un’altra curiosità della nostra Termini, che ben ci lascia immaginare come vivessero anticamente i nostri antenati.

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