Il primo maggio è la giornata dedicata ai lavoratori. Ormai è naturale associare il primo giorno di questo mese a questa festività. Tuttavia, la decisione di festeggiare proprio il primo maggio ha origini nelle battaglie della fine del XIX secolo, quando si iniziava a sviluppare una maggiore coscienza sui diritti dei lavoratori.
La creazione del Primo maggio viene ufficialmente attribuita al congresso della Seconda Internazionale, tenutosi a Parigi nel 1889. La data e il luogo sono stati scelti per commemorare il centenario della presa della Bastiglia. Durante quell‘evento, si è deciso di organizzare una manifestazione globale e simultanea che permettesse ai lavoratori di richiedere maggiore equità nel lavoro.
Il diritto al lavoro e i diritti legati al lavoro sono una conquista moderna che, nel caso italiano, è entrata anche nelle primissime parole della nostra Costituzione: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro».
“Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. I salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia“. Martedì il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha sollevato la questione salariale. Delle parole che sono risuonate anche in occasione dei vari eventi organizzati dalle sigle sindacali e dalle varie associazioni di lavoratori.
Inoltre sulla pagina instagram del Quinale riportiamo la seguente affermazione del Capo dello Stato: Il lavoro non può separarsi mai dall’idea di persona, dalla unicità e dignità irriducibile di ogni donna e di ogni uomo. Nessuno deve sentirsi scartato o escluso. La Repubblica è fondata sul lavoro. Il lavoro è radice di libertà, ha animato la nostra democrazia, ha prodotto eguaglianza e, dunque, coesione sociale.
