CerdaCronacaCucinaCuriositàEventiItaliaNewsPalermoSicilia

Cerda celebra il suo simbolo: alla 43ª Sagra del Carciofo spazio a cultura, identità e talento con il Premio Cynara

Cerda:Premio Cynara: un tributo alle eccellenze di Cerda, guidato da Piero Muscari

Al via la 43ª Sagra del Carciofo di Cerda , un appuntamento che unisce tradizione, gusto e valorizzazione del territorio. L’apertura ufficiale della manifestazione è stata caratterizzata da un evento di grande rilevanza: la Conferenza d’apertura e la Premiazione delle Eccellenze Cerdesi, con l’assegnazione del prestigioso Premio Cynara,con la preziosa collaborazione del direttore artistico Francesco Cappadonia.

L’appuntamento è stato  presso l’Aula Consiliare, dove istituzioni, cittadini e ospiti si sono ritrovate per celebrare chi, con il proprio impegno e talento, ha contribuito a dare lustro al nome di Cerda, in Sicilia e oltre.

A condurre il convegno è stato  Piero Muscari, noto comunicatore e storyteller, nonché fondatore del progetto “Eccellenze Italiane”, da anni impegnato nella valorizzazione di storie di successo, autenticità e passione made in Italy. La sua presenza ha rappresentato un ulteriore segno del desiderio di Cerda di raccontarsi attraverso le sue migliori energie.

tra i premiati

Schirru Noemi nata a Termini Imerese il 03/12/2015, vive a Cerda e frequenta la  classe 4^ della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Statale  “Luigi Pirandello” di Cerda,  mostra impegno in tutte le attività a cui partecipa sempre con carica inesauribile ed è ben inserita nel gruppo classe con grande rispetto delle regole. Coltiva molte passioni tra cui la musica, che studia con grande impegno per far parte del Corpo Bandistico “V. Bellini” suonando il Sax. La sua più grande passione però è il Karate appartiene infatti  all’ASD Club Karate ShotoKan Cerda, preparata dai Tecnici Sciortino Giovanni Battista e Sciortino Orazio. Ha partecipato nel 2024 alle competizioni nella categoria “Gran Premio Giovanissimo Regionale” che le hanno consentito di ricevere ad Alcamo la medaglia di bronzo, a Caltagirone la medaglia d’argento, a Eboli la medaglia d’Oro. Il suo talento, la sua determinazione e la sua passione le hanno permesso di  raggiungere, nonostante la giovanissima età, grandi risultati.

Cirrito Antonella, nata a Palermo il 18/06/1977, vive a Cerda, è una scultrice e restauratrice, impegnata nella rigenerazione di spazi verdi. Ha studiato scultura all’Accademia delle Belle Arti di Palermo. La sua arte è incentrata sull’idea di sostenibilità: negli ultimi due anni ha utilizzato materiali di scarto, soprattutto plastica, per dare vita ad opere che vogliono sensibilizzare sul tema dell’inquinamento. La sua attività artistica inizia 15 anni fa con il progetto “Giardini dell’Attesa”, una iniziativa che mira a riqualificare spazi urbani trascurati. Il progetto ha interessato anche uno spazio dei Cantieri Culturali della Zisa a Palermo, mentre a Cerda “Giardini dell’Attesa” ha permesso una integrazione con il tessuto urbano del comune siciliano, dove ogni pianta appartenuta alla sua famiglia continua il suo processo di crescita insieme ad altre piante del medesimo nucleo. Un secondo progetto dal titolo “Immersioni” è una iniziativa artistica che combina scultura e sensibilizzazione ambientale, utilizzando plastica riciclata come materiale principale. L’obiettivo del progetto è fare riflettere sulle potenzialità del riuso della plastica, trasformando un materiale di scarto in arte e veicolo di messaggi sociali. É stata premiata da “Esperonews” tra le 15 donne del Comprensorio Termini Cefalù  Madonie del 2024 che si sono distinte per il loro impegno, le loro attività e la loro professionalità, diventando in qualche modo, esempi positivi per la comunità.

Guttadauro La Brasca Caterina nata a Cerda il 06/06/1949 dalla nobile famiglia del Marchesato della Cerda, vive a Bologna dove inizia la sua carriera di scrittrice e di donna di cultura ricevendo nel tempo decine di riconoscimenti e premi sia in Italia che all’estero. Ha scritto diversi romanzi che come filo conduttore hanno la sua Sicilia e le genti che hanno popolato la sua vita e la sua storia sin da bambina. Relatrice in molti eventi culturali di rilievo, Presidente di Giuria in diversi concorsi letterari internazionali. I suoi libri: “La Barriera Invisibile” del 2010,  “Silenzi d’Amore”  del 2011, “La Vita appesa ai muri”  del 2013, “La voglio gassata” del 2015 hanno ricevuto riconoscimenti a livello mondiale per l’alto valore letterario e umano. Non indifferente anche il suo impegno per la ricerca scientifica infatti quest’ultima opera, reca in copertina il Logo Nazionale dell’Associazione A.I.L. per concessione del Presidente Nazionale Prof. Mandelli e parte del ricavato è stato devoluto all’A.I.L.. Infine il libro “Tracce di sabbia nell’anima” del 2024,  romanzo storico ambientato nel 1940 e scritto a quattro mani con il marito Giuseppe Lo Dato, ha vinto il Premio Internazionale d’Eccellenza Città del Galateo il 25 ottobre 2024 a Milano. Sarebbe lungo elencare tutti i premi e riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni da Caterina, ma essi rappresentano il raggiungimento di traguardi di grande valore confermando il talento, l’impegno, la passione che ha sempre dimostrato nel suo lavoro e che arricchisce il panorama culturale italiano, promuovendo valori di alto profilo artistico e umano.

Geom. Pietro Matteo Iacuzzo Amministratore della Ditta I.S.A.P. s.r.l. nato a Cerda il 19/05/1969. La ditta  costituita nel 1987, opera nel settore dell’edilizia, delle infrastrutture e della viabilità, ponendo al centro sicurezza, qualità e rispetto dell’ambiente. Riciclo e recupero sono le parole chiave del loro lavoro. Già dal 2005, ben prima che diventasse obbligatorio, ha investito nella trasformazione degli scarti da fresatura stradale in nuove risorse, riducendo l’impatto ambientale del loro settore.  Nel 2024 per il suo impegno verso qualità e sostenibilità ha ricevuto un  premio nella prestigiosa Sala Capitolare del Senato:  “Legalità & Profitto”, per l’eccellente rating di legalità. Una onorificenza che dimostra come il rispetto delle regole e l’etica aziendale non siano un freno alla crescita, ma un valore aggiunto per le imprese.

Samuele Rao nato a Cerda il 25 ottobre del 1949, dove ha vissuto fino all’età di 22 anni svolgendo l’attività agricola. Il 25 settembre del 1971 si sposa con la sua amata Antonina che definisce “no my wife” ma “my life”. Appena sposati sono emigrati negli Stati Uniti d’America, a Brooklyn, dove Samuele comincia ad imparare il mestiere di macellaio presso terzi. Vi lavora per ben 12 anni, ma con il suo voler fare, con la sua caparbietà e con la sua determinazione dopo sei anni ne diventa “manager”. Dopo la nascita dei suoi tre figli decide di avviare una propria piccola attività di macelleria che svolge per due anni. Essendo però in affitto, decide di acquistare un piccolo locale nel quale trova vecchi macchinari in disuso per fare la pasta artigianale. Da qui l’idea di cambiare tipologia di fornitura, cominciando la produzione di pasta fresca, affiancato dalla moglie. Dopo dieci anni di duro lavoro acquista un locale più grande, integrando alla produzione di pasta, la produzione di pane e la vendita di latticini, approvvigionandosi per il 95% delle materie prime provenienti dall’Italia. Tutto questo grazie al sostegno di tutta la sua famiglia. Dopo 25 anni, incoraggiato dal figlio minore Salvatore, acquista un altro locale accanto al primo che viene adibito a ristorante al quale, successivamente, ne affianca un altro che verrà destinato a sala trattenimenti per eventi importanti. É fisiologico affermare che tutto questo successo imprenditoriale è stato possibile grazie ai sacrifici suoi e di tutta la sua famiglia. Dal 1971 ad ora sono passati più di cinquantanni. Oggi è fieramente in pensione, lasciando il posto ai figli di proseguire le attività . Un Cerdese che non dimentica le sue radici e le sue origini, che quando può viene in Italia, a Cerda, a ritrovare la sua famiglia italiana e a ricordare spesso i tempi lontani, quando lavorando duramente nei campi si formava l’uomo che orgogliosamente può dire di essere oggi.

Trattoria “Il Carciofo” del Sig. D’Angelo Rosolino quale “Locale Storico” la cui storia è qui sinteticamente descritta:Nasce nel 1986 come spazio di incontro e svago, allietando le festività con serate danzanti che contribuirono a rafforzare il senso di unione e convivialità in paese. La visione lungimirante gli ha consentito di intercettare le promettenti vocazioni del territorio, aprendo così la strada a una nuova e fortunata fase dedicata all’arte della ristorazione. Fu così che il Sig. Rosolino concepì l’idea di affiancare all’intrattenimento musicale un’offerta di trattoria dedicata all’ortaggio principe di Cerda: Il Carciofo. Parallelamente, ogni anno dall’otto dicembre alle festività di Carnevale, la Trattoria D’Angelo accoglieva i propri clienti a pranzo, per poi trasformarsi la sera in un festoso salone da ballo. Così lasciando la sua attività di imprenditore edile, che svolgeva contemporaneamente, decise di dedicarsi anima e corpo alla ristorazione, visto il calore dei clienti soddisfatti che divenne la sua forza. Le figlie, Nunzia, Giusi e Maria crebbero in questo ambiente operoso, dividendosi tra studio a lavoro al fianco della madre, la sig.ra Tita. Terminati gli studi scelsero di proseguire l’attività di famiglia. In seguito i mariti di Nunzia e Giusi, Piero e Maurizio integrati perfettamente in questa dinamica familiare, divennero figure chiave nella gestione della trattoria: Piero come pizzaiolo e Maurizio come cuoco. Nel 2010, per il Sig. Rosolino giunse l’età della pensione e con grande generosità cedette l’attività alle figlie e ai generi, permettendo loro di continuare il suo operato, pur rimanendo forte il suo legame con la trattoria, un punto di riferimento prezioso, offrendo ancora oggi i suoi saggi consigli. Questa è la storia di una famiglia, di un legame indissolubile con la propria terra, di sacrifici e di una passione tramandata di generazione in generazione. È la storia di come una piccola idea, coltivata con amore e dedizione, sia fiorita in un’eccellenza nel campo della ristorazione, un luogo dove l’accoglienza si sposa con i sapori autentici, regalando a chiunque varchi la sua soglia un’esperienza appagante. Un successo costruito giorno dopo giorno, un esempio ammirevole di come la dedizione al lavoro e l’attaccamento alle proprie radici, possano generare risultati straordinari.

La storia imprenditoriale della famiglia Giaconia prende avvio nel 1959 con l’apertura della storica macelleria a Geraci Siculo, tuttora in esercizio. Al capostipite Santi Giaconia, si uniscono quindi, sin dagli anni 70 e 80, i suoi sette figli che, con duro lavoro e impegno costante, riusciranno nel tempo ad avviare diverse attività imprenditoriali, principalmente nel settore agroalimentare. In particolare, di pari passo all’attività di allevamento del bestiame, da sempre, e tutt’ora, praticata dalla famiglia nel territorio delle Madonie, i fratelli hanno portato avanti, nei decenni, lo sviluppo di una propria realtà imprenditoriale nel settore della Grande Distribuzione Organizzata: dall’apertura di un primo supermercato a Geraci Siculo, nel 1984, all’attuale presenza in 4 province siciliane con supermercati ad insegna “Conad”.
Da sempre, caratteristica principale della famiglia Giaconia è il forte radicamento sul territorio; le aziende, infatti, intendono contribuire a creare una Sicilia competitiva a livello nazionale, attenta alla sicurezza alimentare, all’ambiente, alle problematiche sociali e alle comunità locali.
Creare un rapporto di fiducia e rispetto con il cliente, attraverso un’accurata selezione dei fornitori, la valorizzazione delle risorse del territorio e l’esaltazione delle componenti femminili dell’azienda: sono questi i valori della Famiglia Giaconia.

Il Premio Cynara, dedicato al carciofo – simbolo identitario del paese – non è solo un riconoscimento simbolico, ma anche un’occasione per riflettere sul valore della comunità, sull’importanza delle radici e sul potenziale umano che anima il territorio- dichiara il sindaco On. Salvatore GeraciLa 43ª Sagra del Carciofo si conferma così non solo una festa del gusto, ma anche un palcoscenico per celebrare la qualità, l’impegno e l’amore per Cerda.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio