Confermata la richiesta di ergastolo per Pietro Morreale
Il giovane è accusato dell’omicidio di Roberta Siragusa.

La Procura generale, presieduta dal giudice Maria Teresa Maligno, davanti alla sezione della Corte d’assise d’appello, nella seconda udienza del processo di secondo grado a carico di Pietro Morreale, ha chiesto la conferma all’ergastolo per il giovane 21enne di Caccamo.
Morreale, ai tempi 19enne, è stato accusato dell’omicidio di Roberta Siragusa, la giovane 17enne uccisa atrocemente tra le campagne di Caccamo.
Ex fidanzato, in primo grado, è stato condannato all’ergastolo. I giudici avevano sottolineato le modalità atroci del delitto. Lui, ha sempre negato di avere ucciso la ragazza.
Il Procuratore generale ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado all’ergastolo, riprendendo e contestando tutti i motivi di appello proposti dal difensore dell’imputato.
Gli avvocati della famiglia Siracusa, Giovanni Castronovo, Giuseppe Canzone, Sergio Burgio e Simona La Verde, oltre spiegare le ragioni scientifiche per le quali la sentenza di primo grado va confermata, hanno ribadito con forza che non vi è nessun intento di vendetta da parte della famiglia Siracusa, ma solo il diritto di avere una risposta certa al fine di sapere quali sono state le cause della morte della giovane caccamese e, soprattutto, chi l’ha uccisa.
La Corte d’assise d’appello, presieduta da Angelo Pellino, ha rinviato al 16 novembre l’udienza per la conclusione.