Il comitato “Terre delle Madonie” chiede l’introduzione del Reddito Di Produzione
I prodotti agricoli siciliani, da sempre riconosciuti per proprietà organolettiche e qualità tra i migliori al mondo oggi subiscono anche la concorrenza sleale, per via di un trattato europeo che permette ai prodotti del nordafrica di circolare nei mercati europei
Mentre la Regione Sicilia bussa alle porte del governo nazionale per evitate il default, gli agricoltori siciliani non sanno più a che santo rivolgersi per evitare il fallimento. Infatti a parte il richiamo per una passeggiata in centro di un evento organizzato da qualche sigla sindacale, la settimana scorsa, servita più per specchietto per le allodole, che per mettere al centro di un dibattito i reali problemi di un comparto che il predissesto ormai lo vive da anni.
Infatti tra studi di settore, Iva e IRPEF anticipata, obblighi di canoni e patentini vari, e contributi previdenziali arrivati con interessi da usurai nonostante la sospensione per I emergenza covid, la crisi pandemica ancora in atto, introduce un impennata smisurata dei costi di materie prime e carburante, rendendoli insostenibile, ad oggi non vi è nessun intervento o iniziative da parte di associazioni di categoria che vada in suffragio di soluzioni valide per contrastare il tutto.
Le calamità naturali dello scorso anno, emergenza acque irrigue, emergenza cinghiali, ed adesso una profonda crisi di mercato, fanno un perfetto quadro di quanto inconsistente e inesistente sia stata I azione politica del precedente governo regionale, che di quello in carica. Attualmente, numerose aziende aspettano una azione di ristoro per i danni causati dalle bombe d acqua dello scorso inverno, mentre non fa più notizia la bocciatura di tutti i progetti di rifacimento delle reti irrigue, ormai fatiscenti ed inutilizzabili, rendono ogni anno un emergenza approvvigionamento da parte degli agricoltori. Tra il drammatico e l esilarante la soluzione adottata invece per contrastare emergenza cinghiali e daini, dove si legittima | agricoltore a farsi giustizia da solo.
In conclusione – dichiara il presidente di codesto comitato ,Salvatore Cappadonia – inviterei sindacati e I assessore regionale all agricoltura a un tour nei mercati ortofrutticoli, con quintali di merce invenduta, e per pochi centesimi quella che si riesce a vendere “un elemosina”. Il fallimento del agricoltura siciliana e dietro la porta. I prodotti agricoli siciliani, da sempre riconosciuti per proprietà organolettiche e qualità tra i migliori al mondo oggi subiscono anche la concorrenza sleale , per via di un trattato europeo che permette ai prodotti del nordafrica di circolare nei mercati europei.
Tutto questo nell silenzio assordante, soprattutto di chi dovrebbe garantire il made in sicily. A poco o a nulla valgono, quindi, passerelle, proclami, o titoloni su fondi europei se poi non si riescono a dare le risposte più imminenti, e opportuni di cui quotidianamente | imprenditore agricolo ha di bisogno. Un sentito grazie agli amici del comitato Francesco Trapani, Giuseppe Testa, Giuseppe Teresi, Giuseppe Taravella, con cui stiamo portando avanti diverse iniziative.