Montemaggiore BelsitoSicilia

Montemaggiore Belsito: Il ricordo dei 75anni dalla dipartita di Mons. Raffaele Arrigo

A ricordarlo anche gli eredi diretti, le nipoti  Ignazia e Carmela Cirrincione (di Cerda) che impossibilitati a spostarsi dal comune di residenza, hanno fatto celebrare anche a Cerda una messa in suo suffragio

MONTEMAGGIORE BELSITO – Oggi, ricorre il 75° Anniversario della nascita al cielo di Mons. Raffaele Arrigo. Una figura molto importante, sia come guida morale che spirituale per diverse generazioni di ragazzi.

La Parrocchia di Montemaggiore Belsito lo ha ricordato con una Celebrazione Eucaristica, seguita dalla deposizione di un omaggio floreale presso la sua tomba, sita all’interno dell’Istituto Pontificio delle Maestre Pie Filippini. A ricordarlo anche gli eredi diretti, le nipoti  Ignazia e Carmela Cirrincione (di Cerda) che impossibilitati a spostarsi dal comune di residenza, hanno fatto celebrare anche a Cerda una messa in suo suffragio.

Monsignor Raffaele  Arrigo

Nacque a Montemaggiore Belsito nel 1873. Ordinato Sacerdote a Giugno 1879. Laureato in Teologia presso l’ateneo del Seminario romano nel 1901. Insegnante di Teologia nel Seminario di Patti (ME), prima, ed in quello di Cefalù (PA), dopo. Arciprete di Montemaggiore Belsito dal 1913 al 1945. Abbate Cassinense di Santa Maria degli Angeli. Fondò la Casa religiosa di Sant’Angela Merici delle suore Orsoline e l’asilo infantile Benedetto XV. Fù prelato domestico di S.S. Pio X. Prima di morire affidò la Casa religiosa all’Istituto Pontificio delle Maestre Pie Filippini, dove oggi, in un sarcofago, vengono conservate le sue spoglie. Fra i suoi scritti “Venator Animarum” biografia di Mons. Mercurio Teresi.

“La sua virtù più grande fu la capacità di guardare e di guidare la sua comunità con gli occhi del profeta dall’animo buono e sensibile, di grande fede e cultura – affermano i familiari CirrincioneSul letto di morte molti gli chiesero perdono piangendo per averlo perseguitato ed ostacolato ma lui li aveva già perdonati tutti avendo sopportato il dolore per amore di Gesù e dei suoi fratelli – Continuano – Siamo orgogliosi per il suo immenso operato e i suoi innumerevoli sacrifici oltre ad essere emozionati per il tanto affetto ricevuto in questa giornata di ricordo. I ricordi fotografici e non solo sono stati mantenuti vivi e custoditi gelosamente dalla mia amata nonna, Giovanna Arrigo, che aveva tanto a cuore lo Zio Monsignor Raffaele Arrigo. – Spiega la nipote GiovannaUniti sempre nella preghiera, affidiamoci a mio Zio Mons Arrigo affinché le circostanze attuali ci rafforzino nella fede nel ritrovare il vero senso dell’umanità”.

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