Una mattinata di protesta pacifica per rivendicare la valorizzazione del settore agro zootecnico. La manifestazione partecipata da circa 5 mila agricoltori, allevatori e pescatori siciliani attraversando le strade del centro a Palermo, per giungere all’ARS il Palazzo della Regione, dove gli agricoltori hanno chiesto un tavolo tecnico, appoggiati dai sindaci di diversi Comuni Siciliani. Sono i comitati spontanei nati in oltre 40 giorni di presidi e cortei territoriali sull’onda delle proteste nate in diversi paesi europei.
I manifestanti hanno anche chiesto un incontro con gli assessori alle Attività Produttive, al Territorio e all’Ambiente, all’Agricoltura e col Presidente della Regione Renato Schifani per consegnare il documento unico regionale di rivendicazioni per aprire un dialogo con la Ragione.
Tra le principali richieste dei manifestanti l’adeguamento dei prezzi di vendita dei prodotti proporzionato all’aumento dei costi di produzione, la denuncia dello stato di crisi del comparto, l’aumento dei controlli e l’adeguamento dei parametri di qualità e del regime sanzionatorio sulle merci importate, interventi per contrastare la diffusione di malattie virali negli allevamenti. Ma, soprattutto, l’istituzione di un tavolo tecnico regionale permanente a cui devono prendere parte i lavoratori del settore.
“Da granaio d’Europa a importatore, è il triste destino della Sicilia che adesso importa il grano dal Canada, bisogna verificare la presenza di micotossine, residui chimici e parassiti non visibili a occhio nudo” – dichiara Giuseppe Dioguardi, promotore dei Comitati Spontanei Uniti.