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Sub in avanzato stato di decomposizione trovato a Termini Imerese – ? VIDEO

Il terzo in due settimane: Il giallo si infittisce. Sarebbero corrieri di hashish vittime di una traversata fatale?

Nella foto il luogo dove è stato rinvenuto il cadavere

Un cadavere in evidente stato di decomposizione è stato trovato, all’alba di oggi, nella spiaggia tra Termini Imerese e Trabia. A vedere il corpo galleggiare è stato un giovane pescatore di Termini Imerese. Si tratta di un altro sub, il terzo, anche questo irriconoscibile perché senza volto.

Il primo sub è stato recuperato il 31 dicembre, il secondo l’8 gennaio ed ora alla lista si aggiunge un terzo, quello di Termini Imerese. Il cadavere in avanzato stato di decomposizione e senza volto è stato ritrovato all’alba di questa mattina da un ragazzo che pescava. Il cadavere aveva una muta da sub e scarpe da ginnastica. Il giovane pescatore di Termini Imerese ha subito chiamato i carabinieri. La zona del ritrovamento è a metà tra il Pescatore e la spiaggia Pietra Piatta. Chiamata “Pietra Maccarrone” e si trova nel tratto di costa tra Termini Imerese e Trabia. Sul posto i carabinieri e la Guardia Costiera che ha recuperato il cadavere. I primi invece, due erano stati recuperati a pochi chilometri di distanza sul litorale tirrenico, tra Cefalù e Castel di Tusa.

I due sub, ripescati tra il 31 dicembre e l’8 gennaio, avevano le mute addosso e alcuni tatuaggi sul corpo. Uno indossava anche le scarpe da ginnastica come quello ritrovato a Termini Imerese. L’ipotesi degli inquirenti è che il ritrovamento dei cadaveri, recuperati a 30 chilometri di distanza uno dall’altro, si trovassero sulla stessa imbarcazione che stava trasportando un grosso carico di hashish, finito in mare. Il ritrovamento del terzo sub alimenta infatti, questa convinzione. Nessuna denuncia di scomparsa, nessun naufragio di barche segnalato. Però ci sono chili di droga confezionata con lo stesso metodo e recuperati sulle spiagge siciliane.

Proprio il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che coordina le indagini sul ritrovamento nel messinese di un cadavere, aveva parlato di un possibile collegamento tra i sub trovati morti e la droga, dello stesso tipo e confezionata allo stesso modo, scoperta nei giorni scorsi sul litorale di Capo D’Orlando, in una frazione balneare di Castelvetrano e sulla spiaggia di San Leone ad Agrigento.

Nel video il luogo dove è stato rinvenuto il cadavere

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“Non è escluso – aveva detto Cavalloche quei due uomini possano esser vittime di un naufragio causato dal vento di maestrale che nei giorni in cui sarebbero morti ha colpito le nostre coste. L’altra ipotesi è che siano caduti in acqua da una imbarcazione in difficoltà e che anche la droga ritrovata poi in tre diverse spiagge sia finita in mare. Ovviamente stiamo parlando di ipotesi tutte da verificare”.

Sulla vicenda stanno indagando cinque procure: Agrigento, Trapani, Termini Imerese, Patti e Messina, nei cui territori sono stati effettuati i ritrovamenti di droga. Il giallo, dunque, continua ad essere pieno di mistero. I tre corpi ritrovati hanno tutti elementi in comune: tuta da sommozzatori, volto sfigurato e tatuaggi. Per nessuno di loro è stato possibile effettuare l’identificazione. Tutti comunque sono legati da un giallo da risolvere. L’ipotesi è quella che si trovassero sulla stessa imbarcazione che stava trasportando droga in Sicilia o in Sardegna, proveniente probabilmente dalla Tunisia. Sarebbero dunque, tre corrieri di droga rimasti vittime di una traversata fatale?

Ha collaborato alla realizzazione del sevizio il nostro inviato Fabio Bologna

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