Si è tenuto, ieri, mercoledì 29 maggio 2024 il pellegrinaggio giubilare rosaliano del V e VI Vicariato, in Cattedrale a Palermo, ove si trovano le reliquie di Santa Rosalia, patrona di Palermo. Momenti di grazia, esperienza di Chiesa che si è ritrovata a pregare in Cattedrale con il suo vescovo Corrado che ha affidato i reliquiari della Santuzza ai vicari episcopali don Fabrizio Moscato Filippo Custode, dove saranno consegnate a tutte le parrocchie per la venerazione.
La presenza delle reliquie a Cerda, sarà dal 7 al 9 giugno.
Un passaggio dell’omelia l’Arcivescovo lo dedica al rapporto con i Santi: “Sono cristiani ordinari, non mettiamoli in una nicchia: a volte siamo affascinati dai miracoli loro attribuiti e li consideriamo lontani, irraggiungibili. Ma i santi sono come tutti noi, battezzati, che hanno fatto sul serio con il Signore, con l’amore folle di Dio. La vita che hanno vissuto non è stata in grado di spegnere l’amore di Dio è questa è una sfida per ciascuno di noi. Rosalia ha rinunciato ad essere ripiegata su se stessa, a vivere senza amore di Dio; Rosalia è stata una contemplativa dell’amore folle di Dio ma è stata – ed è – anche nostra sorella proprio perché compresa dall’amore di Dio-suo-padre e proprio perché non si è chiusa in una sorta di mondo fatato: è rimasta sorella e compagna, anche dopo secoli dalla sua morte, sorella che ci ama dello stesso amore folle di Dio che vive in lei e ci chiede di vivere ricolmi della vita che in abbondanza ci offre suo figlio, liberi da ogni peste di violenza e predominio dell’uomo sull’uomo; ci chiede di guardare sempre all’amore del Crocifisso. La Santuzza chiede oggi ai nostri Vicariati, alle nostre zone pastorali, alle nostre comunità parrocchiali e religiose, di ritornare un po’ di più a e con passione a contemplare l’amore crocifisso, per vivere secondo il comandamento dell’amore, per essere lievito di relazioni umani pacificate e solidificate”.