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Questura di Napoli: intitolata una sala a Mario Bignone,il Capo Catturandi di Palermo

L'omaggio a Mario Bignone, scomparso a soli 44 anni nel capoluogo siciliano (dove lavorava) il 21 luglio 2010

Vittorio Pisani torna nella sua Napoli da capo della Polizia. Presiede la Cerimonia di intitolazione della sala riunioni della Squadra Mobile della Questura alla memoria del Primo Dirigente della Polizia di Stato Mario Bignone. Ed è accolto dall’abbraccio caldissimo dei molti che, al suo fianco, hanno per anni lavorato in città. Graduati e agenti semplici che lo aspettano fuori dall’ingresso principale della Questura. Saluti, sorrisi, molti occhi lucidi. Anche Pisani è visibilmente commosso e stringe tra le sue le mani di Giovanna Geraci, la vedova del collega. Il numero uno della Polizia ha ricordato Bignone come “un ragazzo splendido, dedito al servizio, e mi dispiace, oggi che sono al vertice dell’amministrazione, non poter usufruire della sua collaborazione. Sarebbe stata – ha detto – una grande gioia per me. Anche se non è presente di fatto, con l’esempio che ci ha trasmesso, è come se fosse ancora presente”.

Nello spazio antistante il sacrario dedicato ai caduti della Polizia di Stato, ricordando l’investigatore scomparso a Palermo il 21 luglio 2010, a soli 44 anni. Bignone, napoletano, alla Omicidi della Squadra Mobile della Questura di Napoli ha svolto numerose indagini nei confronti soprattutto della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”. Quindi a Palermo si è distinto per importanti operazioni contro Cosa nostra. Lo ricordano gli interventi del questore Alessandro Giuliano e della moglie, Giovanna GERACI quindi le conclusioni di Vittorio Pisani. Che fa fatica a trattenere le lacrime. Ha scelto una cravatta chiara, di una tonalità di giallo primaverile, sul completo blu. Una scelta per raccontare l’uomo dietro il poliziotto e il Capo, e parlare di Bignone ricordando l’amico di valore oltre che l’investigatore di talento. Ha la voce rotta dall’emozione srotolando i ricordi in questa mattinata così speciale.Poi il taglio del nastro della sala intitolata a Bignone. Quindi Pisani si ritrova con tutti i suoi fedelissimi di un tempo per una veloce colazione in uno spazio all’interno della Questura. Qualche specialità tipica napoletana e molti ricordi, bollicine e nostalgia.Tutti noi che abbiamo lavorato insieme a lui non possiamo dimenticare i valori che ci ha trasmesso e la sua dedizione al lavoro. Abbraccio Giovanna a nome della grande famiglia della Polizia di Stato”.

La targa, che da oggi campeggia fuori dalla sala riunioni della Squadra Mobile, è il riconoscimento ad un poliziotto che è sempre stato in prima in linea nella lotta alla criminalità. Il suo nome sarà da esempio per le giovani generazioni di investigatori di via Medina.
Mario Bignone, scomparso a soli 44 anni nel capoluogo siciliano (dove lavorava) il 21 luglio 2010.Le sue spoglie mortali presso il cimitero comunale di Cerda.

Redazione

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