Termini Imerese, “Lo Stellario Rubato” – di Nando Cimino
Quando dei ladri si appropriarono della spiga e dello stellario in oro della Madonna Immacolata della Chiesa Madre
Accadde 35 anni fa in una fredda notte del dicembre 1984; quando l’Immacolata del Duomo si trovava a Termini Bassa nella parrocchia della Consolazione.
Uno o più ladri, forse salendo da un pluviale, riuscirono ad introdursi in chiesa attraverso una finestra; e prima che il Parroco Don Nino Longo, svegliato dai rumori riuscisse a metterli in fuga, si appropriarono della spiga e dello stellario in oro della Madonna. Già di buon mattino la notizia si diffuse per la città creando rabbia e tristezza; mentre i confrati, prontamente accorsi ed espletate le pratiche legali, incominciarono a pensare sul da farsi. Da li a qualche giorno infatti era in programma la processione di ritorno.
L’idea venne al geometra Graziano che pensò bene di farne costruire subito uno, se pur in semplice metallo dorato, ai ragazzi dello I.A.L. di cui peraltro egli stesso era direttore. Lavorando con grande impegno si riuscì nella impresa e così a “Maronna ranni”, domenica 16, potè fare ritorno nella Maggior Chiesa nuovamente coronata con le sue dodici stelle. Ma a tal proposito vi domando: “Vi siete mai chiesti perché proprio 12 stelle”!? – Dodici è il risultato della moltiplicazione di due numeri ovvero il 3, che nella numerologia sacra simboleggia il divino, ed il 4 che invece simboleggia l’umano.
Le 12 stelle che ornano il capo della Madonna vogliono quindi significare che l’Immacolata, in quanto madre di Gesù, include e custodisce in se sia la natura umana che quella divina. Nell’antico mondo ebraico poi, il dodici simboleggiava pure la pienezza e l’armonia; e sempre dodici erano le tribù in cui era suddiviso lo stesso popolo di Israele. E certo non fu nemmeno un caso il fatto che lo stesso Gesù scelse, anche lui, proprio 12 apostoli.
Ritornando alla nostra Immacolata del Duomo aggiungiamo che lo stellario rubato non venne più ritrovato; e che quello attuale è stato posto sul capo della Sacra Immagine il 29 novembre del duemila, anno del giubileo.
Nando Cimino