
Il Beato Pino Puglisi, figlio di Carmelo (calzolaio) e Giuseppa Fana (sarta in casa) nacque a Palermo, a Brancaccio che è un quartiere della stessa città, il 15 settembre 1937 e ucciso il 15 settembre 1993 a Brancaccio dove egli svolgeva il suo ministero da parroco.
È il 15 settembre 1993, nel giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, alle ore 20,40 circa a pochi metri dal portone di casa in piazza Anita Garibaldi don Pino Puglisi venne ucciso dalla mafia con un colpo di pistola alla nuca. Il pentito e testimone di giustizia Salvatore Grigoli (uccisore e mandante dei Graviano) racconta di averlo avvistato in una cabina telefonica mentre erano in macchina, andarono a prendere l’arma e toccava a lui ucciderlo; Spatuzza gli tolse il borsello dicendogli “padre questa è una rapina” e Grigoli stesso poi racconta di avere davanti un uomo sorridente che disse “me lo aspettavo” tanto da pentirsi in quanto sostenne di aver ucciso un uomo di Dio.
A don Pino sono state intitolate numerose piazze, vie, associazioni e anche scuole con lo scopo di promuoverne l’operato e l’azione pastorale incentrata sull’ evangelizzazione e sulla promozione umana.
La causa di beatificazione di don Puglisi fu introdotta nel 1999 dal Cardinale Salvatore De Giorgi. C’è stato un iter lungo che ha portato ad una data fondamentale che è il 28 giugno 2012 giorno in cui il Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione “Super martyrio in odium fidei”. Il 25 maggio del 2013 don Pino fu proclamato Beato al Foro Italico di Palermo.
Da scrittore dell’articolo e da suo tesista posso dire che don Pino è una vittima speciale non della mafia bensì dell’antievangelicità cristiana del crimine organizzato che egli, con Zelo e Mitezza, volle contrastare portando avanti la sua missione di testimoniare il Vangelo in tutte le sue forme. Don Pino è certamente un dono che ben ci fa comprendere l’amore per il Bene Comune in tutte le sue forme!
Oggi il suo operato è stato ricordato da diverse istituzioni: dal Presidente della Camera Fontana “Don Pino Puglisi ha testimoniato la fede nei fatti, lasciando segni tangibili e fecondi del suo operato. Oggi Beato, Puglisi non si limitò a predicare il bene, scelse di vivere il suo messaggio, battendosi per la legalità con straordinario coraggio. 31 anni sono trascorsi dalla sua barbara uccisione per mano mafiosa. Il suo esempio continua a ispirare l’impegno di tanti contro la criminalità organizzata e rimane un insegnamento per le nuove generazioni.” Ricordato anche dal Sen. Russo membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere che afferma: “Don Pino Puglisi è stato un esempio che travalica la natura ecclesiale, il mandato religioso al quale era votato. Padre Puglisi amava il dialogo e l’incontro, parlare con la gente e i giovani soprattutto; quei giovani che lo circondavano per ricevere un consiglio, una speranza, un sorriso: lo stesso sorriso disegnato sul suo viso, che egli mostrò angelicamente al suo assassino”.
Oggi presso la Chiesa Cattedrale di Palermo alle ore 18.00 avverrà la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Corrado nella memoria del martirio del Beato Giuseppe Puglisi. Seguiranno tante iniziative visibili sul programma degli appuntamenti e delle manifestazioni organizzate dal Centro di Accoglienza Padre Nostro ETS.