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La Repubblica: Un valore per noi cittadini. Oggi il 78° anniversario

Mattarella: "La nostra Costituzione lungimirante e saggia”

L’omaggio all’Altare della Patria. Ai Fori Imperiali la parata militare alla presenza del Capo dello Stato e delle più alte cariche istituzionali. Meloni: “Festa della nostra Repubblica, importante e straordinaria”. Baglioni canta l’Inno di Mameli.

Oggi ricorre la Festa della Repubblica Italiana che va intesa come una giornata celebrativa nazionale istituita per ricordare la nascita della nostra Repubblica Italiana fondata su una pluralità di valori come la libertà, l’uguaglianza, la pace, la legalità ecc…

Ogni anno il 2 giugno, che è la data del referendum istituzionale del 1946, con tale ricorrenza rievochiamo tre concetti di vitale importanza: Repubblica, Patria e Nazione. Concetti che ci fanno comprendere che tutti noi consociati al corpo sociale apparteniamo ad una stessa comunità nazionale. «L’amore sacro della patria» (come suona un verso della Marsigliese) dà una connotazione fortemente emotiva all’idea di nazione intesa come cosa di tutti. Si decise fin da subito di celebrare la Festa della Repubblica in occasione dell’anniversario del referendum.

 

Toccante è la frase di Piero Calamandrei  “Mai nella storia è avvenuto, né mai ancora avverrà che una repubblica sia stata proclamata per libera scelta di popolo mentre era ancora sul trono il Re”.

Per comprendere il significato del 2 giugno e della Festa della Repubblica, è importante ripercorrere la storia italiana dell’ultimo secolo. Fino al 1946 l’Italia era una monarchia costituzionale, regolata dallo Statuto Albertino. Il 2 e il 3 giugno 1946 si è tenuto il referendum istituzionale indetto a suffragio universale e tutti gli italiani, comprese le donne che votavano per la prima volta, sono stati chiamati alle urne per scegliere la forma di governo preferita: monarchia o repubblica. Con 12.718.641 voti contro 10.718.502 gli elettori hanno scelto la repubblica e la famiglia Savoia, fino ad allora al comando della monarchia, è stata esiliata.

Il 2 giugno gli elettori hanno scelto anche i componenti dell’Assemblea Costituente, a cui è stato affidato il compito di redigere la nuova costituzione.

“Avvertiamo oggi a livello mondiale l’esigenza di impegnarsi per la pace, di perseguire insieme ovunque libertà e sviluppo, democrazia, rifiutando con determinazione baratti insidiosi: sicurezza a detrimento dei diritti, assenza di conflitti aggressivi in cambio di sottomissione, ordine attraverso paura e repressione, prosperità economia in cambio di sudditanza”. Queste le parole pronunciate ieri dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del concerto (offerto al Corpo diplomatico nel salone dei Corazzieri al Quirinale) in vista della Festa della Repubblica del 2 giugno.

 

La Repubblica è la nostra casa comune. La nostra Repubblica fortemente ancorata alla nostra Costituzione, ha una forza che viene dalle radici piantate sui valori universali della persona, dell’uguaglianza tra gli uomini, della libertà, della solidarietà. Con la Repubblica tutti noi cittadini ci vediamo riconosciuti i diritti individuali, facciamo della nostra repubblica un dono inestimabile che ci deve permettere di diventare costruttori di una democrazia propensa a creare senso civico e promuovere il bene comune.

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