Cerda

Cerda: Gli studenti del Pirandello accolti dal Sindaco Orlando al Comune di Palermo

Tema della riflessione “Il Linguaggio della Legalità e della Bellezza dai banchi di scuola al tessuto sociale"

Gli studenti del parlamento della legalità, dell’istituto Pirandello di Cerda, hanno preso parte alla conferenza tenutasi presso l’aula consiliare del Comune di Palermo, dove hanno avuto modo di poter riflettere sul tema “Il Linguaggio della Legalità e della Bellezza dai banchi di scuola al tessuto sociale”, occasione propizia per sfogliare il libro “Peccatori sì, Corrotti mai” che tanto piace agli adolescenti poiché ne sono protagonisti e curatori.

«In un mondo qualunquista dove, per moda o per tocco di classe ci si punta il dito contro, vedere tantissimi studenti arrivare da diverse scuole della provincia palermitana e dal capoluogo fa ben sperare e come ebbe a dire un bambino: “La legalità è l’ossigeno degli onesti”. Solo chi ha i polmoni puliti, disintossicati dal fumo della cattiveria e dell’arroganza riesce a sentire il fresco profumo di libertà.  Una festa, un inno alla vita, con protagonisti gli studenti da Monreale a Cerda (guidati dalla professoressa Maria Matassa), da Villaciambra a Monreale (con la professoressa Francesca Panno), da Palermo (gli studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Francesco Ferrara”, guidati dal professore Pino Muscarnera, a quelli del Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” coordinati dalla professoressa Sally Rampulla) per arrivare anche a don Luca Camisana, sacerdote milanese che ha detto “credo in voi e nella fede che professate”. Sì, perché l’incontro si è concluso con un padre nostro e un’ave Maria “certi che la fede non è una lampadina a intermittenza da mettere sull’albero di natale – ha detto Nicolò Mannino – ma chi è innamorato di Colui che è Amore in ogni occasione ne parla con passione e convinzione”. Fede e legalità, bellezza e giustizia abitano così sotto lo stesso tetto e in casa Parlamento della Legalità Internazionale hanno trovato dimora».

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Come si può far finta di non vedere, di non udire i sogni e le attese di questi meravigliosi e innocenti studenti che chiedono più “cuore e meno prediche”, più ascolto e “meno chiacchiere”, invocano più “amore tra papà e mamma e meno coppie separate”. Sì, perché il loro dolore tra i banchi di scuola è spesso incontenibile. E allora rimbocchiamoci le mani. Accorciamo e tagliamo i commenti da salotto e amiamo di più le speranze e i sogni “non proibiti” degli studenti che  hanno riempito la Sala Consiliare del Comune di Palermo per essere i relatori e i protagonisti non solo di un libro ma di un piccolo opuscolo chiamato “vita”, dove non tutte le verità sono per tutte le orecchie – ha affermato Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale – Apriamo gli occhi, spalanchiamo le porte del cuore e tutto sarà un inno alla vita, E noi continuiamo a crederci”.

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