RubricaSiciliaTermini Imerese

Quando nasce il Carnevale Termitano? – di Nando Cimino

Fuori Porta Palermo ed in particolare nel giorno del Martedì Grasso si festeggiava pubblicamente il Carnevale con musiche, danze, giochi e schiticchi

Il Carnevale, come si sa, è una festa antichissima le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Dovendo però circoscriverla in un contesto prettamente locale e con lo scopo di poterne datare se pur con approssimazione la nascita, non possiamo non immaginarla come una pubblica manifestazione organizzata la cui struttura ci porti a considerarla una diretta antenata della nostra attuale festa.

Per e da tantissimi anni, gli anziani della città e tra questi anche il Professore Rosario Castronovo morto ultracentenario, ci hanno raccontato di una famiglia Giuffrè intesa Napolitì, che fuori Porta Palermo ed in particolare nel giorno del Martedì Grasso, festeggiava pubblicamente il Carnevale con musiche, danze, giochi e schiticchi. Potrebbe sembrare un racconto fantasioso; per come qualcuno sostiene; ma così probabilmente non è. Oggi infatti, grazie ad alcuni documenti recentemente rinvenuti sia dal Professore Antonio Contino che dal sottoscritto, si scopre che a Termini Imerese e sin dal settecento, esisteva veramente una famiglia Giuffrè Napolitì.

Ma veniamo a conoscenza soprattutto del fatto che questa famiglia possedeva terreni proprio fuori Porta Palermo e che a ‘nciuria Napolitì, così come suppongono gli esperti, gli era stata data perché presumibilmente di lontane origini napoletane. Questo serviva anche per distinguerli da altri Giuffrè presenti a Termini, di cui alcuni detti “ciciràra”. Si trattava nel nostro caso di una famiglia economicamente agiata che sappiamo essere di allevatori contadini; ed a cui, quando sul finire dell’ottocento nacque il quartiere, venne intitolata una delle strade che si chiama proprio Via Napolitì.

Dopo avere avuto quindi conferma di tutto ciò, perché non dovremmo credere anche al fatto, ed è l’unica cosa per la quale vengono ricordati, che siano stati proprio loro i primi organizzatori a Termini Imerese di un un Carnevale pubblico e strutturato!? – Ma la storia continua e qui arriva il bello. Nel 1876 viene fondata nella nostra città la “Società del Carnovale”; sodalizio presente anche a Palermo ed in altre città italiane. Ne fa parte un nostro giovane ed intraprendente concittadino, Giuseppe Patiri; il quale, in un suo proclama, ci da implicita conferma che a Termini esistesse già una festa di Carnevale organizzata. Ecco infatti cosa egli, e di suo pugno, scrive nel primo manifesto di quella associazione: “…Il Comitato della sopraddetta Società…..intende quest’anno, ed ha ragione a sperare, che il colto pubblico e l’indita guarnigione si godano il Carnevale più allegramente di quel che non si è fatto NEGLI ANNI PASSATI….”.

Ma a questo punto vien da chiedersi: “Che fine fanno i Giuffrè “Napolitì” e quella festa popolare di Porta Palermo di cui successivamente non si sentirà più parlare? E’ una mia teoria che va verificata; ma è probabile che la stessa Società del Carnovale abbia potuto assorbire al suo interno e sin dall’inizio, anche esponenti di quella famiglia; che ricordiamolo era famiglia agiata e doveva sicuramente aver rapporti con la borghesia locale. E la mia non è certo una teoria campata in aria; infatti io stesso nelle mie ricerche, mi sono recentemente imbattuto in un documento in cui proprio per conto di un Comitato del Carnevale, gli amministratori locali nei giorni 8 e 12 febbraio 1877 concedevano l’uso del teatro comunale di piazza Duomo a tale Pasquale Giuffrè di anni 40 per organizzarvi feste con ballo. Vuoi vedere, come è probabile, che si trattava sempre di un Giuffrè Napolitì che adesso faceva parte anche della “Società del Carnovale” e ne firmava documenti ?

Unisciti al gruppo Whatsapp di TelevideoHimera News

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio