RubricaTermini Imerese

Termini Imerese e l’oro dell’Immacolata, sapete come iniziò la storia? – di Nando Cimino

Con questa vicenda si aprì così una lunga e triste pagina di storia religiosa della nostra città; storia in cui non mancarono momenti di tensione, sfociati in vere e proprie liti e aspri contrasti

(Prima Parte) – Contrariamente a quel che si possa pensare, l’inizio di questa “squallida” vicenda non riguardò la Immacolata del Duomo; ma tutto incominciò invece nella chiesa di Sant’Antonio con la Madonna di Porta Palermo.

Pur se preceduto da qualche avvisaglia, il pretesto che fece da appiglio alle pseudo argomentazioni del parroco Giovanni Liotta, fu la realizzazione di una nuova statua fatta arrivare dalla Val Gardena. La statua è nuova sentenziò; e per evitare che si danneggi è il caso che non vi si appenda più l’oro. Evidentemente non era un consiglio, bensì un ordine che, rivolto alla intera confraternita, più che mai irritata, in realtà nascondeva altre motivazioni.

Si aprì così questa lunga e triste pagina di storia religiosa della nostra città; storia in cui non mancarono momenti di tensione, sfociati in vere e proprie liti e con aspri contrasti fra lo stesso clero locale. Il Liotta, termitano e di famiglia contadina, profondamente legata alle tradizioni, fu da tutti additato come un “traditore”.

La storia fece il giro del mondo arrivando pure in America e financo in Venezuela ed Argentina dove nutrita era la presenza di tanti emigranti termitani. Qualche giornale la definì una “brutta faccenda”; fu sicuramente una vicenda dai contorni oscuri che la intera città visse animosamente e che, anche i vertici ecclesiastici territoriali, gestirono con poca chiarezza e molta approssimazione. Correva l’anno 1977…… (Fine prima parte)

Vedi anche – (Seconda parte) – (Terza Parte)(Quarta parte) – (Considerazioni Finali)

Nando Cimino

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