Questa volta sembra inevitabile, purtroppo con un terremoto di magnitudo 8.1 con ipocentro superficiale è certo che si formino onde anomale.
Il NOAA ha diramato un’Allerta Tsunami e tutte le terre e le isole di quell’angolo di Oceano Pacifico potrebbero essere colpite da onde alte tra 0.3 e 3 metri. Dalla Nuova Zelanda alle Hawaai.
Pensate che nel mondo l’ultimo terremoto cosi forte avvenne nel 2018 e addirittura questo sisma risulta essere più forte mai avvenuto dal 1917 ad oggi nel raggio di 250 km dall’epicentro. Purtroppo oggi è stata una giornata estremamente movimentata. Tutto è iniziato con il parossismo dell’Etna e in sequenza sono poi avvenuti forti eventi sismici:
- Isole Kermadec 8.1 M
- Isole Kermadec 7.4 M
- Nuova Zelanda 7.3 M
- Isole Vanuatu 6.1 M
- Grecia 5.6 M
Ovviamente non c’è alcun legame con l’attivita’ dell’Etna. Torneremo ad aggiornavi non appena avremo altre notizie.
Articolo a cura di Mapsism.com
Aggiornamento – 5/3/2021 – Ore 13:08
Revocata l’Allerta Tsunami. Alla fine nonostante una magnitudo elevatissima e un ipocentro superficiale, fortunatamente, non si è formato nessun Tsunami degno di nota. Se ci sono state onde anomale queste non ha causato danni: nel corso della notte scorsa abbiamo visto alcune foto che ritraevano un parziale “ritiro del mare” in alcune baie e un video di dubbia attendibilità che mostra l’arrivo dello Tsunami nella baia Tokomaru.
Il video è sospetto perché questa baia si trova lungo la costa orientale dell’isola del Nord, in Nuova Zelanda, e dunque in posizione più riparata rispetto all’epicentro del magnitudo 8.1. Sembra che le onde più alte siano giunte solo sulla piccola e sperduta isola Norfolk raggiungendo un’altezza di 64 centimetri. Al di la ciò come mai non si è generato alcun tsunami?
Abbiamo sempre detto che affinché possa formarsi un maremoto è necessario che a generare il sisma sia una faglia lungo la quale un grosso volume di roccia si sposta verso l’alto o il basso provocando uno spostamento verticale del fondale e quindi della massa d’acqua sovrastante. Questo movimento “compressivo” genera uno Tsunami ma è necessaria anche una magnitudo molto elevata (diciamo superiore a 6.9). Lungo la faglia che ha generato il sisma in effetti un grande volume di crosta si è mosso verso l’alto: l’epicentro, nei pressi delle Isole Kermadec, è situato infatti in un’area nella quale la placca Pacifica subduce (scivola) sotto la placca Australiana presente ad ovest. Eppure nonostante ciò non si è formato un serio Tsunami come tutti temevano e ciò potrebbe essere dipeso da molti fattori.
Magari la faglia era poco inclinata o forse non ha tagliato la superficie, di conseguenza il fondale oceanico non si è mosso repentinamente verso l’alto impedendo lo spostamento di una grande massa d’acqua. Fortunatamente, anche questa volta, il peggio è stato evitato.
Aggiornamento – 5/3/2021 – Ore 01:35
Allarme Tsunami cancellato. Le onde più grandi sono passate, resta il pericolo di forti mareggiate nelle aree fin qui coinvolte.
Aggiornamento – 4/3/2021 – Ore 23:30
Dalla Nuova Zelanda in molti segnalano la “ritirata del mare”, un fenomeno che anticipa l’arrivo di onde anomale. Nel frattempo per le coste americane (incluse le Hawaii) l’allerta è stata revocata.