Per noi cristiani quella della Epifania è una festa particolarmente importante, con essa infatti si ricorda la manifestazione della divinità di Gesù.
Ma occorre pure sapere che anche in questo caso si tratta di una festa che già esisteva ancor prima della venuta di Cristo; e festa alla quale i pagani davano grande significato. Anche per loro infatti l’Epifania, in greco “Epifáneia”, corrispondeva al giorno in cui, attraverso segni ed apparizioni, si celebrava la divina manifestazione degli dei. Ma nel Cristianesimo, come si sa, questa festa è popolarmente associata pure alle figure della Befana e dei Magi. Ma chi erano i Magi?
L’unico Vangelo Canonico in cui se ne parla “distrattamente” è quello di Matteo. I tanti studiosi che hanno approfondito il tema, a proposito dei Magi ci fanno sapere che in realtà non erano dei re, ma che si trattava di maghi sciamani esperti di astrologia e sacerdoti del dio Mazda. Storicamente infondato anche il fatto che essi fossero diretti a Betlemme seguendo una cometa; gli astronomi infatti sostengono che nel periodo presunto della nascita di Gesù, non si è verificato alcun passaggio di stelle di quel tipo.
I Magi poi non erano neppure tre; in questo caso si tratta infatti di una semplice raffigurazione numerica che ritroviamo spesso nella simbologia cristiana e non solo. Ma anche la stessa Befana, altra popolare figura legata alla festa del 6 Gennaio, ha degli “antenati” che, pure in questo caso, ci riportano a tradizioni pagane legate alla agricoltura, e risalenti a secoli prima di Cristo.
Si credeva infatti che alcuni giorni dopo la festa del “Sol Invictus” corrispondente al nostro Natale, delle strane figure volassero di notte nel cielo soffermandosi nei campi per donare fertilità e benedire il raccolto. E’ un po’ quello che caratterizza anche oggi la nostra Befana, che viene immaginata mentre vola di notte per i cieli a cavallo di una scopa, per portare doni ai bambini. – E per finire auguro “Buona Epifania” a tutti voi con questa antica filastrocca siciliana:
“La Befana liscia liscia
va ‘ntà cammira e si piscia
e si piscia ‘ntò rinali
la Befana si senti mali;
e si piscia ‘ntà pignata
la Befana e sgangulata,
e si piscia la sottana
quantu è laria la Befana!!”