Termini Imerese: Arriva il Cinema, 6ª puntata – di Nando Cimino
In quegli anni ci fu anche chi con un furgone, dentro il quale era opportunamente sistemata una macchina da proiezione ed un telone, in estate girava per i paesi portando il Cinema a "Domicilio"
Sempre tra gli anni trenta e quaranta, e soprattutto con l’avvento del sonoro, il cinema incomincia a conquistare grande popolarità. Ma se a Termini Imerese si contavano in quegli anni già tre sale cinematografiche stabili, non era certo così per tanti altri piccoli centri dell’entroterra dove bisognò aspettare ancora molti anni; anche se ciò non significava il dover necessariamente rinunciare a vedere un film.
Ci fu infatti chi, proprio nella nostra città, e giusto per approfittare del momento propizio, pensò bene di attrezzarsi in tal senso; e con un furgone, dentro il quale era opportunamente sistemata una macchina da proiezione ed un telone, in estate girava per i paesi portando il Cinema a “Domicilio”.
Mi è stato raccontato tempo fa dal Dottor Francesco Grasso, oggi ultranovantenne, che tale attività di cinema viaggiante era gestita da una intraprendente signora termitana; tale Rosina Pace. – I Pace conducevano una avviata attività commerciale in Via Aurora nei pressi della stazione ferroviaria; tra essi, come mi conferma anche lo storico Enzo Giunta, pure un sacerdote Padre Pietro Pace fratello di Rosina che, ordinato nel 1918, era cappellano della Chiesa di San Francesco Saverio e rettore beneficiale della Chiesa di San Francesco di Paola (U santu Patri).
Donna Rosina quindi con il suo cinema ambulante girava i paesi vicini e, quando era libera da impegni, montava il suo schermo ed il suo proiettore sotto gli alberi nel viale della stazione e li, dove in estate anche la banda musicale teneva i suoi concerti, deliziava il pubblico con le sue pellicole. Le sedie erano spesso prese in affitto dalla non lontana Chiesa del Carmelo e venivano portate sul posto con un carretto ma non di rado anche a piedi da taluni “facchini” che potevano così anche loro guadagnarsi qualche lira. Andavano molto di moda i film d’amore detti “strappalacrime” e tra questi, proprio sul finire degli anni trenta, “Amo te sola” con protagonista un giovanissimo e fascinoso Vittorio De Sica.