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Termini Imerese: Gregorio Ugdulena “va” a Roma – di Nando Cimino

Ritenuto tra le figure più illustri d'Italia il suo busto, opera dello scultore Benedetto Civiletti, si trova proprio li in uno dei posti più belli e conosciuti di Roma

Penso che tanti di voi, trovandosi a passare per Roma, si siano almeno una volta trovati a fare una bella passeggiata ai Giardini del Pincio. E qui penso vi sarete incuriositi nel guardare gli oltre duecento busti marmorei che, collocati a partire dal 1851, raffigurano alcuni tra i più famosi personaggi della Storia d’Italia.

Ma scommetto che pochi di voi si saranno accorti che li, insieme ai vari Verdi, Ariosto, D’Azeglio, Virgilio, etc. c’è pure un nostro concittadino; ovvero Gregorio Ugdulena. Ritenuto infatti tra le figure più illustri d’Italia il suo busto, opera dello scultore Benedetto Civiletti, si trova proprio li in uno dei posti più belli e conosciuti di Roma.

Nato nella nostra città nel 1815, Onofrio Gregorio Ugdulena fu insegnante di lingua ebraica e di Sacre Scritture all’università di Palermo ma anche orientalista e studioso di lingue; ne conosceva ben nove e diverse pare le parlasse con scioltezza. Fu Ministro del Culto e dell’Istruzione ed anche professore di greco all’Istituto di Studi Superiori di Firenze. Ma probabilmente qualcuno di voi non saprà che il nostro Ugdulena fu pure in amichevole contatto epistolare con Alessandro Manzoni il quale, quando ebbe ad incontrarlo, pare lo saluto esclamando: “E` Lei quel famoso Gregorio Ugdulena di cui ho tanto sentito parlare?”.

Lusingato dalla favorevole considerazione che il Manzoni aveva nei suoi confronti, in data 31 Gennaio 1861, l’Ugdulena volle inviargli il primo volume della sua opera dal titolo “Commento alla Sacra Scrittura”; lavoro che il Manzoni pare apprezzò tantissimo. La lettera con la quale l’Ugdulena accompagnò il dono così iniziava: “Signor Alessandro Veneratissimo; ammiratore, fin dai miei più teneri anni, del suo genio e del suo zelo per la religione cattolica, oso offerirle il 1° volume del mio commento della Santa Scrittura…..”.

Termini Imerese ha reso omaggio a questo suo illustre figlio intitolandogli il Liceo Classico ed anche una via; che i termitani però popolarmente chiamano ancora con il suo antico nome ovvero “a strata Cavaleri”.

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