Termini Imerese: Il battesimo della Media Tisia D’Imera – di Nando Cimino
Fu proprio settanta anni fa che la nostra Amministrazione Comunale decise alla unanimità di intitolare la scuola media termitana all'illustre concittadino Tisia D'Imera

E’ un anniversario che sicuramente avrebbe meritato maggiore attenzione; ma pochi probabilmente ne hanno memoria ed i tempi di pandemia nemmeno in questo ci aiutano. Ebbene la Scuola Media Statale “Tisia d’Imera” compie oggi 70 anni dal suo “battesimo”; ovvero fu proprio settanta anni fa che la nostra Amministrazione Comunale, guidata allora dal Sindaco Rag. Salvatore Scarpaci e su richiesta del Consiglio dei Professori, con delibera n° 195 del 15 Dicembre 1950 decise alla unanimità di intitolare la scuola media termitana all’illustre concittadino Tisia D’Imera.
Come tanti di voi, tra la fine degli anni 50 ed i primi anni 60, l’ho frequentata anche io; ed in quegli anni l’istituto si trovava ancora nei fatiscenti locali della vecchia Caserma La Masa di Porta Palermo oggi sede di uffici comunali. Ricordo bene le aule, fredde e semibuie, che erano separate tra di loro solo da pareti di legno compensato; e ricordo che sedevamo in sgangherati banchi con ribalta. Le classi erano ancora suddivise per sesso; niente classi miste ma rigorosamente maschi con maschi e femmine con femmine. In quegli anni chi non aveva l’intenzione o la possibilità di proseguire negli studi, poteva anche iscriversi all’avviamento; che, rimasto attivo fin nel 1962, dava la possibilità di studiare “applicazioni tecniche”, in vista di un eventuale percorso lavorativo.
Nelle medie si studiava invece anche il latino; che era materia obbligatoria per chi aveva in programma di proseguire gli studi iscrivendosi poi al ginnasio ed al liceo. Erano tempi in cui a 11 o 12 anni si veniva ancora considerati bambini; e tanti di noi, pur avendo già lasciato il grembiulino nero, anche a quella età venivano ancora accompagnati a scuola dai nonni o dalla mamma; ovviamente a piedi. Erano pure i tempi in cui quando si sbagliava, i professori che avevano anche il delicato ruolo di educatori, menavano le mani; e quando si arrivava a casa dopo avere preso un brutto voto, erano schiaffi e calci nel sedere.
Inutile dire che nessun genitore andava mai a redarguire i professori adducendo come scusa che il bambino, a causa di quel rimprovero, fosse stressato o depresso. Ma che vi racconto a fare; queste sono storie vecchie e stravecchie, ormai superate dalle conquiste sociali. Oggi voglio solo fare gli auguri alla nostra gloriosa scuola media che da ben 70 anni si chiama “Tisia D’Imera”.